Chegul era un nome che da bambina mi faceva un sacco ridere... e adesso ogni volta che lo sentono fa ridere anche i miei bambini.
Ma cos'è che ha questo strano nome?
Il Chegul è una delle cime della Marzola, la montagna che separa la Valle dell'Adige dalla Valsugana e si trova a 1300 metri, proprio sopra l'abitato di Povo.
E' una delle bellissime passeggiate sui monti intorno a Trento che si possono fare in tutte le stagioni e che in inverno è perfetta perchè assicura una buona esposizione al sole.
Abbiamo raggiunto la cima qualche giorno fa insieme ad Oliver, alla mia amica e compagna di camminate MariaTeresa e al suo compagno a 4 zampe Fidel.
Essendo accompagnate dai quadrupedi la scelta della strada per salire è stata quasi obbligata.
Abbiamo per forza di cose tralasciato l'idea di salire dal famoso e suggestivo sentiero attrezzato Bertotti (una semplice ferrata adatta a tutti ma impossibile da fare con i cani) ed abbiamo fatto il giro "da dietro" passando per Fontana dei Gai e Stoi.
Il nostro punto di partenza è stato il parcheggio al "Castelet", sulla strada tra il passo Cimirlo e il Rifugio Maranza, riconoscibile dalla presenza di un capitello in pietra.
Da li con una semplice strada forestale in una quarantina di minuti si raggiunge il Rifugio Fontana dei Gai, chiuso ed aperto solo su prenotazione.
Ci siamo riposate su una panchina, osservando i giochi di Oliver e Fidel sulla neve e ci siamo ricaricate per raggiungere la nostra meta.
Abbiamo proseguito sulla stessa strada che si apre nel bosco e diventa molto panoramica, fino a raggiungere dopo una mezz'ora circa gli Stoi.
Gli Stoi, oggi usate come baite, sono galleria scavate nella roccia che ospitavano magazzini e depositi per le truppe a difesa di Trento.
Alla Marzola spettava infatti il compito di proteggere la città da eventuali avanzate provenienti dalla Valsugana.
Questa montagna non venne in realtà mai attaccata ma venne profondamente fortificata soprattutto tra il 1914 e il 1915 attraverso la creazione dell'ampia linea di difesa Chegul-Marzola-Maranza, con 19 chilometri di trincee, 300 gallerie e innumerevoli postazioni di artiglieria.
Nonostante l'incessante lavoro della natura rimangono ancora evidenti qui i segni del passato.
Dagli Stoi in pochissimi passi si raggiunge la cima del Chegul, con un bellissimo punto panoramico sulla Valsugana e il lago di Caldonazzo
Purtroppo il tempo nostro tempo a disposizione è terminato e non siamo riuscite a fare la digressione alla croce del Chegul, assolutamente consigliata a chi ha voglia di camminare ancora per un pò.
Per raggiungere la croce si deve seguire il sentiero 418, scendere un pò per poi risalire e trovarsi su un bellissimo terrazzo panoramico che domina tutta la Valle dell'Adige.
Noi siamo tornate indietro per la stessa strada e ci siamo portate a casa un pò di sole e di serenità, quella che solo la montagna è capace di regalare!
Grazie a MariaTeresa e a Fidel per la compagnia e per la bellissima giornata!
APPUNTI DI VIAGGIO....
PUNTO DI PARTENZA Parcheggio Castelet, tra Passo Cimirlo e Rifugio Maranza, sulla strada.
Il parcheggio è riconoscibile per la presenza di un capitello in pietra.
DISLIVELLO circa 500 metri
DURATA DEL PERCORSO circa un'ora andata, altrettanto per il ritorno
ASSENZA DI PUNTI DI RISTORO
CONSIGLI PER EFFETTUARE L'ESCURSIONE IN INVERNO:
Noi non abbiamo trovato molta neve e sul sentiero era comunque battuta, quindi il tragitto è percorribile con scarponi.
Attenzione però alla frequente presenza di ghiaccio sul sentiero, consigliati i bastoncini da trekking.
SE PUO' INTERESSARTI ANCHE LA NOSTRA ESCURSIONE SUL MONTE CELVA.... PUOI LEGGERLA QUI!
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